Si tratta di un affettuoso ricordo di don Lorenzo: proveniente dall’alta borghesia fiorentina, divenuto sacerdote scopre Gesù nei fratelli, quelli più poveri. Si racconta il suo modo di essere prete, sempre dalla parte degli ultimi. Si racconta il suo modo di essere maestro, di offrire gli strumenti culturali di base per capire, di condurre l’allievo in un cammino dove non esistono certezze, bensì il primato della coscienza.
Papa Francesco ha detto: “Ringrazio il Signore per averci dato sacerdoti come don Milani. Pregate per me, non dimenticatevi. Che anche io prenda l’esempio di questo bravo prete!”